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Panorami e bellezze naturali

Cima Campo e Pramossin
Dal Ristorante Cima Campo e dalla zona circostante si può ammirare un panorama ricchissimo di montagne. A sudest della Valsugana si ergono le montagne del basso Trentino, mentre dall'altra parte si possono intravedere le Pale di San Martino e guardare il Monte Coppolo, la Vallazza e le Vette Feltrine. Spostandosi lungo la strada per Arsié appaiono anche il Monte Novegno con il Col del Gallo e il Massiccio del Grappa, mentre più giù si attraversa una foresta di abeti prima di giungere nella zona della Malga Celado e poi agli altrettanto splendidi panorami di Pramossin. Se dal Ristorante Cima Campo si prosegue verso nord, invece, si giunge in Trentino che accoglie i visitatori con una bella panoramica sul Monte Coppolo e sui prati e i pascoli davanti a Località La Crusca. Pramossin, appena due chilometri più su di Col Perer, offre una delle vedute più entusiasmanti dell'intero territorio comunale. Da questa zona e dalla strada che sale verso Celado si può ammirare un panorama a 270° su tutte le montagne che stanno attorno partendo dal Monte Coppolo e le cime Trentine che stanno appena al di là di Lamon e Sovramonte, per spostarsi più a sud verso le Vette Feltrine, una parte della Vallata, il Monte Novegno e il Col del Gallo in primo piano, il Massiccio del Grappa verso sud e una porzione di Lago di Corlo ai suoi piedi
Panorami di Rivai
Rivai offre un'ottima panoramica sui monti Lisser e Novegno, ma Via Angoa fornisce anche alcuni buoni punti di osservazione sul Lago di Corlo. Uno dei punti migliori è il prato che sale vicino all'Asilo Comunale e permette di ammirare la maggior parte della superficie del lago con le montagne che lo circondano, fra cui il Massiccio del Grappa, Monte Novegno e, in lontananza, il Monte Lisser e il resto della parte settentrionale dell'Altipiano dei Sette Comuni. La SP38 offre alcuni ottimi panorami nel tratto che giunge a località Masni, lungo la principale in direzione Col Perer. Le montagne sono parte integrante di queste vedute, con il Monte Lisser ad ovest, Novegno al centro, un'altra parte settentrionale dell'Altipiano dei Sette Comuni in fondo e il Massiccio del Grappa verso sud. Il Lago di Corlo, poi, è uno specchio azzurro che riflette il colore dei boschi e crea un effetto magico con il cielo chiaro delle ore pomeridiane del giorno. Scendendo verso valle è più facile notare le vedute su Tol, sul Col de Corbole e sulla Chiesetta di San Lorenzo che si pongono in primo piano in questo tipico paesaggio montano. I panorami sono gli stessi Da località Ciaor e dal cimitero di Rivai. Per osservare le prospettive migliori, da Ciaor bisogna risalire un prato su un colle, mentre dal bisogna proseguire lungo la strada bianca che prosegue verso località Le Guize e addentrarsi in uno dei tanti prati che caratterizzano questa zona che ospita, fra l'altro, anche delle coltivazioni di Noce Feltrina. Ciò che si può ammirare da queste zone è un meraviglioso panorama sul Lago di Corlo, sul Monte Novegno e sugli altri monti che circondano il lago, il colle di Cer e il Massiccio del Grappa, oltre al Monte Lisser e alla parte settentrionale dell'Altipiano dei Sette Comuni che si pone come sfondo di questa magnifica visione
Via Trento, Arsié
Partendo da Piazza Marconi si può salire lungo Via Trento, una stradina asfaltata il cui fondo diventa cementato dopo alcune centinaia di metri e viene chiamato Strada dei Crer. A parte alcune case ben ristrutturate ai bordi, è interessante proseguire e girare lungo una strada bianca, sulla sinistra, che conduce a un magnifico belvedere su Arsié. Tutto il centro del paese è a portata di scatto fotografico, con il campanile e la Chiesa di Santa Maria Assunta al centro, e lo sfondo dei verdi boschi del piccolo Monte Cer e della vallata che serpeggia verso Fonzaso per aprirsi in maniera più decisa solo a Feltre. Verso nord, invece, sono ben visibili il Toro (la serie di cascatelle che scendono dalla Val Grande) e le ultime case di Arsié sulla SP38 di Col Perer che conduce a Mellame e Rivai
Percorso vita
Ad Arsié vale la pena di camminare, magari con i bastoncini da Nordic-Walking, lungo il Percorso Vita ben segnalato nella campagna arsedese. Si può parcheggiare l'auto vicino alla zona industriale, risalire verso il cimitero e imboccare la strada bianca che sale dolcemente verso la montagna. Dopo alcune centinaia di metri si gira a sinistra e si seguono le indicazioni che conducono al sentiero, ai prati e ai sottopassi. A quel punto bisogna tornare verso il paese seguendo un'altra strada bianca che costeggia il torrente Aurich e offre dei buoni scorci sulle frazioni di Rivai e Tol, oltre che sulle montagne tutt'attorno
Strada del Genio
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La Strada del Genio fu costruita a fine '800 per scopi militari. Partendo da Cismon del Grappa (VI), si percorre la mulattiera che passa davanti ad alcune caverne di guerra fino a sbucare dal bosco sui prati di località Ai Prai. La traccia continua verso un colle e prosegue lungo la dorsale con dei saliscendi nel bosco fino al Col del Gallo dove ci sono le rovine di un vecchio forte militare da cui si può ammirare un panorama interessante. Per il ritorno a valle si segue un bella mulattiera che scende verso sud e conduce in breve ad Incino e poi a Cismon lungo la vecchia strada chiusa al traffico, oppure si può scendere verso San Vito e visitare le Scale di Primolano e il Forte Tagliata della Scala
Val Carazzagno
Attaversato il Ponte della Vittoria e superati un paio di tornanti, si entra in Val Carazzagno. La stretta stradina segue la valle e tocca alcune vecchie case, quindi un tornante da dove proseguendo diritti si raggiungerebbe la borgata Fumegai. Svoltando, invece, si giunge tra le Case Scoccau. Ancora poche centinaia di metri per arrivare alle belle case di Località La Forzeleta, in parte sapientemente restaurate, e l'orizzonte si spalanca con una spettacolare vista sul sottostante Lago di Corlo. Si può scendere direttamente per lo sconnesso e ripido sentiero verso il lago e il ponte vecchio del cimitero, oppure ritornare per la stradina. Si tratta di una splendida e facile passeggiata che mostra le vedute più spettacolari sul Lago di Corlo, molto consigliabile in primavera e soprattutto in autunno. Un itinerario di grande interesse naturalistico ed etnografico che porta a conoscere come si viveva una volta in queste isolate borgate. All'inizio della Val Carazzagno ci sono delle spettacolari vedute sulle sottostanti cascate, con la strada ben protetta da un parapetto. Quella di Carazzagno è una valle quasi abbandonata che si aggrappa sulle alte sponde del Lago di Corlo e nasconde tesori della natura e contrade dimenticate, dove la nostalgia del tempo e del mondo perduto trafiggono il cuore

Cima Lan
La strada che da Col Perer conduce a Località Piai e poi a Cima Lan è molto panoramica perché consente di guardare sia verso nord, con il Monte Coppolo in primo piano, sia verso sud, con una bella panoramica sul Monte Novegno e lo sfondo del Massiccio del Grappa. Da alcuni punti è inoltre possibile intravedere il Lago di Corlo. Ritornando verso Col Perer, si possono guardare Pramossin e Col Perer stesso, immerso nel verde dei boschi che lo circondano
Fiume Brenta
Il Fiume Brenta nasce dal Lago di Caldonazzo e sfocia nel Mar Adriatico. All'altezza di Primolano entra nel Canale di Brenta e prosegue toccando i comuni della Valsugana proseguendo verso Bassano e la pianura. Lungo il suo corso si può praticare il Kayak, il Rafting su gommone e la Pesca. E' inoltre famoso per essere costeggiato, oltre che dalla trafficata SS47, anche dalla pista ciclabile che collega Padova a Trento
La Forzeleta
Località La Forzeleta si trova in Val Carazzagno. Per raggiungere il punto dal quale si ammira un panorama fantastico, bisogna percorrere la strada che parte dal Ponte della Vittoria, a Rocca. Da La Forzeleta si gode di una splendida vista su Arsié, Mellame, Rivai, parte di Fonzaso e parte delle Vette Feltrine, nonché Rocca e il Lago di Corlo. La particolarità di questa passeggiata è la visione di due antiche borgate che s'incontrano salendo, vale a dire Case Boldi e La Forzeleta appunto, che presentano delle case in parte ancora abitate ma solo per alcuni mesi l'anno, e ciò dà al visitatore una una percezione di vita sospesa tra due mondi
Lago di Corlo
>> vai alla descrizione dettagliata del lago <<

Località Prai
La strada che da San Vito conduce all'Agriturismo Al Ciod è stretta e panoramica, e diventa bianca proprio all'altezza dell'agriturismo. Da lì si percorrono alcuni chilometri di strada bianca che conduce in cima al Col del Gallo e al Roccolo. Questa strada è molto panoramica e offre delle vedute imperdibili sul Lago di Corlo, sul Massiccio del Grappa e la Malga Fredina, sulla Bassa Valsugana e sulla Vallata Feltrina fino ad oltre il Comune di Seren del Grappa. E' una strada che è bello percorrere con ogni mezzo perché è poco trafficata e immersa nella natura
Monte Croce
A Monte Croce si giunge per una deviazione sulla strada sterrata che conduce a Forte Leone, che si ramifica dalla SP38 di Col Perer. Il monte, così chiamato da quando il gli Alpini di Fastro vi piantarono un crocifisso attorno al quale si festeggia in occasione del ritrovo annuale del gruppo, è il luogo ideale se si vogliono ammirare Fastro e il Monte Novegno dall'alto. Verso nord inoltre si può scorgere la valle che conduce ad Arsié, mentre verso sud ci sono il Monte Lisser e la parte settentrionale dell'Altipiano dei Sette Comuni. Lo sfondo di tutto ciò è rappresentato dal Massiccio del Grappa
Panorami di San Vito
Da San Vito e dalle due strade che salgono verso la montagna (Via Kennedy e Via Diaz) si possono ammirare dei panorami assolutamente imperdibili sulla Valsugana, con il Fiume Brenta e i paesini che la popolano, su Enego, Località Le Fosse e le case sparse dell'Altipiano dei Sette Comuni, con il Monte Lisser in primissimo piano, ma anche sulla Val di Nap e il Monte Croce. Una splendida veduta di San Vito la si apprezza scendendo da Via Diaz, poche centinaia di metri oltre la Spaghetteria Ristorante Ai Merli, lungo una strada asfaltata, stretta e poco trafficata che offre tante curve ed è fiancheggiata dalla roccia e dai rigagnoli che scendono da Monte Novegno scavando delle gole molto affascinanti
Percorso lungolago
Il giro del Lago di Corlo è un percorso ricco di storia e panorami sul lago, sulle frazioni e sui boschi che le circondano. Si tratta di un percorso circolare, ma chi deve posteggiare l'auto troverà parcheggio a Rocca oppure ad Arsié appena dopo il Vecchio Ponte sul lago o vicino alla Chiesetta di San Michele. Se si parte dal Vecchio Ponte di Arsié, vicino a località Giaroni, e si procede in senso orario, i primi 200 metri sono i più duri, ma la passeggiata prosegue in falsopiano verso Rocca. Sotto le pendici del Monte Cerogn s'incontrano delle Cascate Lungolago che sono splendide dopo le piogge, si passa attraverso il paese fantasma di Le Coste e si ammirano dei panorami molto belli sul Lago di Corlo, Rocca e le frazioni montane del Comune di Arsié, con le Alpi in lontananza. Giunti al Ponte di Polo e al cimitero di Rocca, si prosegue lungo la strada asfaltata dirigendosi verso il Campanile di Rocca per riprendere il sentiero fino al locale La Stua e il Parco La Campagnola, e proseguire verso il Camping Gajole. Da qui riparte il tracciato lungolago, con tre lunghi saliscendi che riconducono verso il Vecchio Ponte di Arsié e che lasciano ammirare il lago con i suoi colori e le pendici del Massiccio del Grappa. Per completare il tracciato bisogna percorrere la strada bianca che riporta verso Arsié e la Chiesetta di San Michele. A questo punto bisogna riprendere l'asfalto e dirigersi verso il Vecchio Ponte per ritrovare l'auto dopo tre ore di cammino a passo tutt'altro che sostenuto
Strada delle Vigne
La Strada delle Vigne è la via più veloce per spostarsi tra Mellame a Fastro. E' lunga circa 1,5 km e la parte più panoramica è in cima, a Mellame, da dove si possono guardare la campagna di Arsié e le prime case del Villaggio di Rocca con il Massiccio del Grappa e i monti Roncon e Tomatico sullo sfondo. Scendendo più a valle, invece, basta guardare a ovest per scorgere la Vecchia Fornace e le case della contrada Solivo di Fastro che cercano di farsi largo nella valle che conduce verso le Scale di Primolano, con il Monte Lisser in secondo piano
Tol
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Le case di Tol godono di alcune fra le panoramiche più interessanti dell'intero territorio comunale. Benché sia una località difficilmente raggiungibile per via della strada che serpeggia stretta e poco curata per due chilometri da Rivai, Tol vanta una vista sul Monte Cer, sulla parte occidentale del capoluogo, ma soprattutto sul Lago di Corlo e sui monti che lo circondano, con il Lisser e il Massiccio del Grappa in bella vista, tanto quanto parte dell'Altipiano dei Sette Comuni. Ritornando verso la SP38 di Col Perer, poi, viene spontaneo scattare una foto a Rivai e ai muraglioni costruiti per evitare che le alluvioni che hanno caratterizzato la storia passata del comune si ripetano
Col del Gallo
Dal Col del Gallo si può ammirare un panorama che, a fondovalle, giunge fino al Comune di Pedavena e alle Vette Feltrine. Vi si arriva giungendo a località La Cripia e poi seguendo le indicazioni per lo Chalet Al Roccolo o MDRanch Ippoturismo. Il primo tratto di strada è nel bosco, ma poi si apre una prateria con qualche casa e i cavalli del maneggio. Da questo luogo di pace si guarda tutt'attorno, verso Fonzaso, Monte Novegno o CimaLan, e si può scegliere se proseguire verso la cima del Col del Gallo o scendere lungo una strada bianca verso San Vito
Panorami di Fastro
Via Solivo, a Fastro, è una strada che si può affrontare facilmente anche a piedi e conduce alla contrada del Solivo con le sue case tipiche e tutelate dalla Galleria delle Belle Arti di Venezia. Dal primo nucleo di case si può godere di una bella panoramica sulla contrada della Chiesa di Sant'Antonio e la strada che conduce a San Vito, mentre dal secondo nucleo, e soprattutto dal piazzale attorno a una bella fontana ottagonale, si ha una buona prospettiva sulla contrada del Pusterno che con i suoi prati sembra un'oasi abitata nel mezzo dei boschi di Monte Novegno. Seguendo la strada di Fastro Bassanese si può salire finché la strada diventa consorziale, stretta e dissestata. Se si prosegue a piedi, ci si può godere un ottimo itinerario nei boschi con degli ottimi scorci sulla valle, ma è il caso di essere allenati perché alcune pendenze sono impegnative. Giunti a località Furet bisogna seguire l'indicazione in legno per Monte Croce se si vogliono apprezzare i panorami migliori, anche se è bene dire che certe vedute sono parzialmente coperte dagli alberi. L'ideale è arrivare all'imbocco del vecchio sentiero che conduce alla croce in cima al Monte, visibile guardando verso nord, per godere di una panoramica a 180° che comprende il Monte Lisser, Enego, la Valsugana, il Massiccio del Grappa, il Monte Novegno, il Roncon e il Tomatico, oltre che una bella cartolina su Rivai. Scendendo, vale la pena di addentrarsi in qualche prato per guardare meglio San Vito con lo sfondo della Valsugana, e più giù ancora si possono fotografare Fastro e i verdi prati di Via Mori imboccando la strada laterale che conduce al Forte Tagliata Fontanelle. Salendo lungo Via Pusterno, infine, si costeggia un torrentello e si possono apprezzare alcuni buoni esempi di case ristrutturate e capitelli recuperati. Giunti alla fine della strada asfaltata, bisogna girare a sinistra e proseguire per qualche decina di metri verso località S'Ciase per poter guardare le contrade del Bassanese e del Solivo sull'altro versante della valle. Lo sfondo di queste cartoline sono il Monte Croce, il Lisser e la parte settentrionale dell'Altipiano dei Sette Comuni, oltre che parte della valle che conduce al capoluogo
Monte Novegno
Prendendo in considerazione il tratto che va da Arsié allo scollinamento su Monte Novegno, è possibile scattare innumerevoli e splendide fotografie agli abitati di Arsié, Mellame e Rivai. Lo sfondo è quello di Pramossin, Cima Campo e Cima Lan, e ancora più distante si possono vedere le cime più alte delle Vette Feltrine e alcune montagne Trentine. Addentrandosi nei prati e procedendo lungo i sentieri e le strade bianche che si ramificano dalla strada principale si possono scorgere i panorami migliori che sono belli di giorno ma anche di notte, con le luci del fondovalle che creano un "effetto presepe" e i lampioni di Rivai messi a forma di "V" che rappresentano la stella cometa
Panorami di Mellame
Salendo lungo la SP38, appena 200 metri dopo l'abitato di Mellame, si può parcheggiare in uno spiazzo e godersi la veduta sul paesino, che innevato assomiglia tanto a un presepe, con il Monte Lisser e i versanti della valle che conduce a Fastro sullo sfondo. Spostando la vista più a sud si incontrano il Monte Novegno, la campagna di Arsié con il colle Cer e il Massiccio del Grappa in lontananza, mentre girandosi ancor di più si possono identificare le cime dei monti Roncon e Tomatico, e le vette delle Dolomiti verso Belluno. Guardando più in basso, infine, si possono notare i caratteristici tornanti che, poeticamente, formano la "M" che indica il paese di Mellame
Scale di Primolano
Le Scale di Primolano partono (o arrivano) dalla Chiesa di Fastro e giungono a Primolano dopo 2,5 km di tornanti, 8 in tutto, che si alternano a rettilinei più o meno brevi. La pendenza media non è eccessiva, ma in certi punti può creare dei piccoli problemi a chi non è abituato a camminare o pedalare. In compenso si tratta di un tratto molto piacevole che affianca un pezzo di storia racchiusa nel Forte Tagliata della Scala e spiegata su alcuni cartelli molto esaustivi. Lungo la strada ci sono degli ottimi esempi di case ristrutturate secondo l'architettura locale, un capitello ben restaurato e un torrente che incrocia spesso la carreggiata passando sotto ad archi di cemento o scendendo lungo la roccia nuda. Da alcuni tornanti è possibile guardare la SS47, il complicato svincolo della superstrada, la stazione ferroviaria e la ferrovia che segue la stessa valle, mentre alzando gli occhi si può ammirare la parte settentrionale dell'Altipiano dei Sette Comuni. Proprio all'inizio del paese di Primolano c'è una cascata che, dopo alcuni giorni di pioggia incessante, è notevole per l'afflusso d'acqua e per il salto che compie prima di scomparire sotto la carreggiata. Compiendo il percorso al contrario è impossibile non notare le fuciliere della galleria che collega il Forte Tagliata della Scala al Forte Tagliata Fontanelle. Questo è, inoltre, il teatro della Scala dei Sapori, manifestazione enogastronomica di fine estate
Torrente Cismon
Il Torrente Cismon nasce dal Passo Rolle, scorre lungo la valle del Primiero, sfocia nel Lago di Corlo ad Arsié e scende ancora fino a confluire nel Fiume Brenta. Vi si può esercitare la pesca nel tratto che va dal ponte di Frassené (Fonzaso) fino al Vecchio Ponte di Arsié, e dalla Diga di Corlo fino a fine concessione secondo le normative esposte nel sito del Bacino n° 12. E' costeggiato da una stradina vecchia, stretta e malandata, che però rappresenta la via di comunicazione più veloce per gli abitati di Agana e Frassené, nel Comune di Fonzaso. Dato il traffico limitato che vi circola, è una strada ideale da percorrere a piedi o in bicicletta, con tratti al sole e all'ombra, stretti fra la parete di roccia delle Pale di Agana e il corso dello stesso Torrente Cismon
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