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Architectural heritage

Primo giorno (a piedi)

Iniziate la visita dal Municipio di Arsié, una costruzione particolarmente interessante sia per la sua storia, sia perché si tratta di uno degli edifici antichi meglio conservati del bellunese. Vale la pena di entrare all'interno per ammirare anche la sala consiliare. A questo punto incamminatevi verso Mellame. Al tornante (appena sopra la piazza) girate a sinistra e percorrete Via Trento. La prima opera sulla sinistra è il Murazzo dell'Aurich, ma è 200 metri più su che dovete arrivare per ammirare Arsié dall'alto e il "Toro" e le sue cascate che scendono dalla montagna. Ora ritornate in centro al paese e, attraversata la strada principale, non fatevi mancare una visita alla Chiesa di Santa Maria Assunta che conta alcune opere d'arte (contattate l'Unità Pastorale e chiedere di visitare i sotterranei, ma prendetevi per tempo). Nel pomeriggio scendete verso il Lago di Corlo passeggiando lungo la vecchia strada ormai poco trafficata che conduce a località Giaroni. Dopo aver intravisto la Centrale Idroelettrica dell'Enel dall'alto (visitabile solo pochi giorni l'anno nelle occasioni di apertura al pubblico) proseguite verso il Vecchio Ponte di Arsié e immaginate il paese che un tempo giaceva dove ora c'è solo acqua (è possibile vedere le rovine della Vecchia Segheria, visitabili quando il livello del lago è basso). Altri cento metri e troverete il Percorso Lungolago che vi farà conoscere le rovine di Località Mut (o Coste), un'antica frazione abitata fino a prima dell'invaso degli anni '50. Per giungere a Rocca attraversate il suggestivo Ponte della Vittoria (o Ponte delle Corde) e poi proseguite verso la Diga e le case ristrutturate della bella borgata di Corlo. Scendete a valle e imboccate la deviazione per Incino (che gode di un bel panorama e di una chiesa piccola ma molto graziosa), e dopodiché ritornate ad Arsié dopo aver fotografato il Campanile di Rocca, uno degli scenari più belli attorno al lago

Secondo giorno (in auto/moto)

Iniziate la giornata recandovi a Fastro e visitando gli antichi Solivi. Lungo la strada di ritorno verso Arsié, lanciate uno sguardo alla Vecchia Fornace abbandonata in località Mezzavia. Dopodiché iniziate a salire verso Mellame percorrendo la Strada delle Vigne. A Mellame meritano una citazione la Chiesa di San Martino Vescovo e il Monumento alla Madonna degli Emigranti, mentre due chilometri più su, la Chiesa di San Giovanni Battista a Rivai è l'ultima parrocchia degna di nota per la presenza di opere d'arte all'interno (attenzione perché spesso le chiese sono chiuse al di fuori degli orari delle celebrazioni religiose; contattate l'Unità Pastorale per accertarvi di trovarle aperte). ​Salite ancora di quota, gettate un rapido sguardo all'Colonia di Col Perer e terminate la vostra visita visita alle costruzioni del territorio con un assaggio di storia presso il Forte Leone di Cima Campo
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